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Dal periodo carolingio il monastero di Santa Maria in Valle rimase a lungo tra i beni concessi dall’impero al Patriarca di Aquileia.
Rimase sempre un cenobio femminile e fu il rifugio privilegiato delle donne delle famiglie nobiliari della cittadina.
In epoca medievale la rilevanza del monastero nel panorama delle istituzioni ecclesiastiche fu tale da divenire sempre più oggetto di privilegi e donazioni che contribuirono ad accrescerne il potere ed il prestigio.
Tutto ciò favorì la crescita monumentale del Monastero che ebbe ampio sviluppo soprattutto tra Cinquecento e Settecento, portando il complesso alla configurazione attuale, con gli edifici di culto e gli spazi monastici imperniati attorno al grande chiostro.
Qui si conservano le principali tracce monumentali del periodo Longobardo e il deposito archeologico apparso dai recenti scavi, che appare molto significativo e promettente, anche se per la maggior parte ancora de esplorare.