Il monastero

La chiesa di San Giovanni e la sala dell''Eucarestia

La chiesa è uno degli edifici di culto più antichi della città Poco ancora si conosce sulla sua origine.

Alcuni frammenti scultorei databili tra l’avanzato VI e il principio del VII secolo, che fino al settecento erano murati sulla sua facciata e che si presume provengano dall’originario decoro della chiesa, sembrerebbero suggerire la sua origine nell’ambito della gastaldaga longobarda.

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Il refettorio

Tra il periodo rinascimentale ei il XVIII secolo i continui lavori di restauro dei lavori del monastero, condussero l''impianto ad occupare tutta l''area che si sviluppa sull''attuale via Monastero Maggiore.
Molto significativa risulta la fase di trasformazione settecentesca, sotto la direzione del capo mastro Luca Andrioli. Molte parti furono oggetto di ricostruzioni, ampliamenti, sopraelevazioni, fino a definire l''attuale assetto del chiostro.
In questo ambiente, di particolare interesse il refettorio e in particolare il soffitto decorato a stucchi, con affreschi che reffigurano un''Annunciazione e storie di Esse scolastica e di San Benedetto.

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Il chiostro e l''area degli scavi archeologici

Dal periodo carolingio il monastero di Santa Maria in Valle rimase a lungo tra i beni concessi dall’impero al Patriarca di Aquileia.
Rimase sempre un cenobio femminile e fu il rifugio privilegiato delle donne delle famiglie nobiliari della cittadina.

In epoca medievale la rilevanza del monastero nel panorama delle istituzioni ecclesiastiche fu tale da divenire sempre piu oggetto di privilegi e donazioni che contribuirono ad accrescerne il potere ed il prestigio.

Tutto cio favori la crescita monumentale del Monastero che ebbe ampio sviluppo soprattutto tra Cinquecento e Settecento, portando il complesso alla configurazione attuale, con gli edifici di culto e gli spazi monastrici imperniati attorno al grande chiostro.

Qui si conservano le principali tracce monumentali del periodo Longobardo e il deposito archeologico apparso dai recenti scavi, appare molto significativo e promettente, anche se per la maggior parte ancora de esplorare.

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Dal silenzio storie

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La vigna del Belvedere

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Le Quadrerie

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Il presepe delle Orsoline

L’artistico e storico presepe delle Suore Orsoline, collocato fin dalle sue origini all’interno del Monastero di Santa Maria in Valle, si compone di statuine con testa e mani in cera e corpo in stoppa. La tradizione orale attribuisce il prezioso lavoro di artigianato popolare al Settecento, ma studi riguardanti i costumi lo collocano nella seconda metà dell’Ottocento. Le statuine, realizzate nel silenzio della clausura, fanno rivivere la gente che animava i mercati e le vie di Cividale anche attraverso i nomi friulani con i quali le suore li avevano battezzati: Iustin, Agnul, Checo, Min, Zef, Nadal, Tin, Vigi, Toni, Bepo, Meni, Ursule, Sunte, Mariane, Mariute, Menie, Angiule, Filumene, Pine, Sante... Tra le mura dell’antico Monastero di Santa Maria in Valle per decenni si è ripetuta la tradizione di allestire il presepe delle Orsoline, tradizione che è stata ripresa, dopo un periodo di assenza da Cividale del Presepe, proprio dal Dicembre 2004 e nell’ambiente originario, ovvero al di sotto del campanile della Chiesa di San Giovanni Battista, presso l’antica lavanderia delle Orsoline.

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CIPS, teatro delle meraviglie
Il centro internazionale Vittorio Podrecca Maria Signorelli

All''interno del complesso del Monastero di Santa Maria in Valle, trova spazio la mostra permanente di marionette, fantocci, pupi e documenti. Le marionette, i burattini e tutti i pezzi esposti sono stati dichiarati “di eccezionale interesse culturale “ dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Essi aprono la strada a un percorso conoscitivo e di studio su quello che ha significato, nei secoli, il Teatro di figura in Italia e nel mondo.

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Dal silenzio storie

Se vuoi scoprire di pił sulla storia del Monastero di Santa Maria in Valle vai alla sezione degli approfondimenti storici al Silenzio Storie.

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